I sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil intervengono con una nota relativamente all’ordinanza sull’emergenza caldo emanata dalla Regione nella giornata odierna.
Cgil, Cisl e Uil Umbria avevano da tempo sollecitato la Regione a licenziare il provvedimento in considerazione della forte preoccupazione relativa all’aumento delle temperature. Aumento chepotrebbe mettere a rischio la salute dei lavoratori impegnati in attività lavorative all’aperto e quindi esposti al sole nelle ore più torride.
Lo scorso 23 luglio 2024 Cgil, Cisl e Uil Umbria si sono recati presso l’assessorato regionale alla Sanità per affrontare la questione ed è di queste ore la risposta. Le organizzazioni sindacali confederali infatti avevano chiesto di adottare un provvedimento urgente tramite un’ordinanza che vietasse il lavoro durante le ore più calde per tutte quelle attività lavorative svolte all’esterno e che si basino su un particolare sforzo fisico. Quindi prima di tutto il settore edile e quello dell’agricoltura, ed il florovivaistico.
“Avremmo preferito essere ascoltati prima- dicono i sindacati -tenendo conto anche di altri aspetti contenuti nella nostra piattaforma come: maggiori controlli, la garanzia della sospensione con 33 gradi percepiti (compresi i luoghi di lavoro al chiuso) ed una più ampia campagna d’informazione delle misure stabilite. Questi aspetti per essereaffrontati necessitavano di maggiore tempo e di capacità programmatoria.”
Bene l’attenzione, ma non basta: serve tavolo di monitoraggio
Un atto -riconoscono Cgil, Cisl e Uil Umbria in una nota congiunta – che va a rafforzare l’attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo perché la legislazione vigente già vieta l’attività lavorativa con temperature superiori a 35 gradi. L’ordinanza segue le “Indicazioni per la prevenzione e protezione dai rischi correlati con le condizioni climatiche di caldo estremo negli ambienti di lavoro”.
Siccome c’è il rischio che l’emergenza caldo diventi normalità, comeCgil Cisl Uil Umbria “continueremo a richiedere da una parte la discussione sulla nostra piattaforma, che rimane per gran parte inevasa, dall’altra l’attivazione immediata di un tavolo di monitoraggio che affronti tale problematica”.
La proposta dei sindacati
Da qui un tassello in più nella proposta. “Riteniamo che sia importante affrontare l’emergenza caldo e la sicurezza nei luoghi dilavoro – rilanciando la nostra piattaforma nei luoghi di lavoro per contrattare condizioni di salute e sicurezza – come siamo riusciti a fare attuando la procedura attivata nel periodo Covid – affermano isindacati regionali confederali – costituendo comitati aziendali checoinvolgano i rappresentanti sindacali e quelli alla sicurezza e promuovere azioni condivise in termini di salute, nuovi modelli organizzativi, orari e stabilità del lavoro. Persone, salute, sicurezza, ambiente e qualità del lavoro rimangono le priorità del sindacato”.