Sisma Centro Italia: le nuove norme nella Legge di Bilancio 2025 per famiglie e imprese
Nella Finanziaria varata dal Governo viene prorogato al 31 dicembre 2025 lo stato di emergenza e la gestione commissariale straordinaria. Con risorse per la gestione del Contributo disagio abitativo. Il provvedimento riguarda i 140 comuni ricompresi nel cratere del sisma del 2016 e di quello del 2017: Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo i comuni coinvolti. Per l’Umbria si tratta di Arrone, Cascia, Cerreto di Spoleto, Ferentillo, Montefranco, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Polino, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Spoleto e Vallo di Nera.
Fra le misure, i rifinanziamento delle convenzioni con Invitalia e Fintecna per il supporto tecnico alla ricostruzione e la proroga al 31 dicembre 2025 dei contratti di lavoro a tempo determinato per il personale presso USR e tutti gli Enti compresi nel cratere del sisma del 2016. Ecco gli altri provvedimenti.
Per famiglie e imprese
Per i cittadini e le imprese, sospensione del pagamento dei mutui e dei finanziamenti delle attività economiche e dei muti per la prima casa inagibile o distrutta. Trovata la copertura finanziaria per il pagamento degli interessi a carico dei privati che optano per la sospensione dei mutui.
Prorogata l’esenzione dell’imposta sulla pubblicità e della tasse di occupazione aree pubbliche.
Nella zona rossa prorogata l’esenzione per le utenze di energia elettrica, acqua e gas e nel resto del cratere le agevolazioni tariffarie. Prorogata l’esenzione dell’imposta di bollo e di registro per i documenti della pubblica amministrazione.
Prorogata l’esenzione Irpef e Ires del reddito di fabbricate distrutti o oggetto di ordinanza di sgombero. Resta l’esenzione dal pagamento dell’imposta Imu per i fabbricati fino alla loro completa ricostruzione o agibilità.
Prorogata l’esclusione dall’Isee degli immobili e fabbricati di proprietà distrutti o dichiarati inagibili.
Per gli Enti
Differito il pagamento delle rate dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti ai Comuni, senza applicazione di sanzioni e interessi. Trovate le risorse per la compensazione delle minori entrate Tari per i Comuni.
Risorse per lo sviluppo delle piattaforme informatiche della Struttura commissariale e per i procedimenti amministrativi.
Finanziamenti per la ricostruzione privata e il prolungamento del termine ultimo dei mutui di Cassa Depositi e Prestiti.
Prorogate le norme sui trasporti di materiale degli edifici crollati e la possibilità di aumentare al 70 percento il quantitativo di rifiuti non pericolosi derivanti da demolizione o costruzione.
Bonus ristrutturazione, Bonus Sisma ed Ecobonus
Va anche ricordato che la ricostruzione post sisma viene considerata ai fini del bonus sisma alla stregua della ristrutturazione.
Il Ddl Bilancio 2025 conferma infatti la proroga dello stesso Bonus sisma, che a partire dal 1° gennaio 2025, resterà con aliquota di detrazione pari al 50 percento, ma solo nel caso di possegga un diritto reale sulla prima casa. Niente da fare per i familiari conviventi, che resteranno esclusi dalla possibilità di proroga dell’aliquota maggiorata. Il Massimale di spesa rimarrà 96.000 euro per unità immobiliare fino al 2027 indipendentemente dalla percentuale di sconto.
Dunque per tutto il 2025 il Bonus Ristrutturazione sarà al 50 percento per unità per poi scendere nel 2026 al 36 percento. Su immobili diversi dall’abitazione principale aliquota al 36 fino a fine 2025, poi al 30. In tutti i casi con massimale di 96.000 euro.
Tagli all’Ecobonus, ovvero le agevolazioni per gli interventi di efficientamento energetico. Per le prime case aliquota al 50 fino a fine 2026 e poi al 36; per le altre aliquota prima al 36 e poi al 30, con massimale da definire a seconda degli interventi
Stesso discorso per il Sismabonus, ovvero per gli interventi legati alla riduzione del rischio sismico.
Il decalage resta il medesimo degli altri bonus rinnovati dalla Manovra 2025. Confermato anche il bonus Mobili, una detrazione dei 50 percento con un massimale di 5000 euro per i mobili destinati ad un immobile oggetto di recupero.
La posizione della Filca Cisl
In una nota la Filca Cisl: “esprime la propria soddisfazione nel vedere recepite diverse urgenze che, nel corso degli ultimi periodi, aveva riportato all’attenzione del legislatore.
La manovra coglie in alcuni aspetti la necessità di sostenere i programmi di finanziamento strutturati, così come l’esigenza di razionalizzare e mettere a fattore comune molti dei fondi già presenti, o da finanziare, relativamente alle infrastrutture più urgenti di cui il Paese ha bisogno.
Altro aspetto positivo è la conferma della centralità del welfare contrattato: la Filca Cisl promuove da sempre l’integrazione di politiche mirate che integrino nuovi modi di proteggere il potere di acquisto e la tutela sociale dei lavoratori.
Il nostro obiettivo è di continuare a promuovere norme per costruire un’edilizia sostenibile e di qualità, partendo dal lavoro che favorisca la coesione dei diversi attori coinvolti. È tempo di dare strutturalità agli incentivi e di sviluppare meccanismi che coinvolgano attivamente le amministrazioni locali, garantendo un impatto positivo per la vita dei cittadini e dei lavoratori.
La legge di Bilancio rappresenta una buona risposta ma bisogna continuare a impegnarsi per accelerare le riforme, per assicurare abitazioni sostenibili, investimenti infrastrutturali, welfare di prossimità, in modo da rispondere sempre più alle esigenze reali dei lavoratori che rappresentiamo”.