Regione e Dipartimento di Ingegneria di Unipg: accordo attuativo per la Bim negli appalti

Regione e Dipartimento di Ingegneria di Unipg: accordo attuativo per la Bim negli appalti

Una novità per la Regione Umbria, che ha approvato un accordo con con l’Università degli Studi di Perugia, volto all’introduzione della metodologia BIM (Building Information Modeling) negli appalti pubblici regionali, una metodologia di lavoro che permette di creare, condividere e gestire informazioni in modo efficiente durante l’intero ciclo di vita di un’opera, includendo tutte le figure coinvolte. Un sistema al quale la bilateralità e gli enti di formazione, particolarmente il Cesf stanno lavorando da tempo e che la Filca stessa caldeggia.

Il progetto rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione del settore delle opere pubbliche e la gestione dei progetti infrastrutturali, favorendo una maggiore efficienza e trasparenza nei processi di costruzione e manutenzione.

La metodologia Bim e l’accordo con l’ateneo

Il progetto per l’introduzione della metodologia BIM negli appalti in Regione Umbria” è stato ufficialmente approvato dalla Giunta regionale, che ne ha anche validato lo schema di accordo attuativo con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia. La convenzione, che non prevede oneri economici diretti per le parti coinvolte, punta a introdurre gradualmente l’uso del BIM nelle procedure di appalto della Regione, migliorando la gestione e l’efficienza delle opere pubbliche grazie all’utilizzo di modelli digitali tridimensionali.

La metodologia BIM permette, infatti, di ottimizzare la pianificazione, la progettazione e la gestione dei progetti edilizi, attraverso l’uso di dati digitali integrati che migliorano la collaborazione tra le diverse figure coinvolte, riducendo i margini di errore e favorendo un controllo più preciso dei costi e dei tempi di esecuzione.

L’intesa, firmata dalla Regione Umbria, avrà una durata iniziale di tre anni a partire dalla data di consegna, con la possibilità di rinnovo automatico per ulteriori tre anni, salvo diversa decisione da parte di una delle amministrazioni stipulanti.

L’attuazione del progetto è affidata al Servizio Opere e Lavori Pubblici della Regione, con la supervisione del Dirigente dell’Osservatorio Contratti Pubblici e della Ricostruzione Post Sisma, che sarà il referente regionale per l’accordo.

L’accordo sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria, nonché sul portale istituzionale, garantendo la massima trasparenza ai cittadini.

Con l’introduzione del BIM l’Umbria si allineerà alle migliori pratiche nazionali e internazionali nella gestione dei progetti pubblici, favorendo l’innovazione tecnologica e la sostenibilità nell’edilizia pubblica.

Pelle: digitalizzazione è il futuro ma va preparata

Il segretario nazionale della Filca Cisl Enzo Pelle, aveva espresso soddisfazione per l’introduzione della Bim dal 1° gennaio 2025 per tutti gli appalti sopra il milione di euro ““La digitalizzazione dell’appalto di lavori – aveva spiegato costituisce uno strumento per dare qualità all’intero ciclo del lavoro, perché consente di accrescere la sicurezza e la trasparenza e di semplificare le procedure, migliorando così la qualità complessiva negli appalti.La digitalizzazione è il futuro, ma gli dobbiamo dare qualità accelerando sulla formazione e le nuove competenze e coinvolgendo tutti gli attori, in un’ottica di intervento sinergico e trasparente. Sulla digitalizzazione degli appalti di lavori serve una strategia nazionale”

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