Patente a punti verso il decreto attuativo. Graziani e Pelle: “Passi avanti”

Patente a punti verso il decreto attuativo. Graziani e Pelle: “Passi avanti”

Procede spedito il percorso verso la patente a punti (o a crediti, come verrà chiamata). L’ultima riunione al Ministero del Lavoro insieme alle parti sociali ha confermato che è in arrivo il Decreto attuativo che consentirà rendere operativo dal 1. Ottobre prossimo questo provvedimento, che la Filca già nel 2003 aveva pensato e che rientra nel cosiddetto Decreto Pnrr-bis. “Si tratta – spiega il Ministero del Lavoro in una nota – di un provvedimento che consentirà di dare piena applicazione alle disposizioni inerenti lo strumento di qualificazione delle imprese”.

“All’attenzione delle parti sociali – spiega il Ministero -è stata portata una prima bozza di lavoro del decreto ministeriale con cui si regolamentano le modalità di presentazione della domanda per il conseguimento della patente, i contenuti informativi della patente, i presupposti e il procedimento per l’adozione del provvedimento cautelare di sospensione dello strumento e di attribuzione dei crediti, oltre che le modalità per il recupero dei crediti decurtati”. Si parte ovviamente con l’edilizia e le costruzioni ma l’intenzione è quella di estenderla ad altri settori

Lati positivi e negativi

Per la Cisl erano presenti all’incontro il segretario confederale Giorgio Graziani ed il segretario nazionale della Filca Enzo Pelle. A Conquiste del Lavoro, il quotidiano della Cisl, Graziani e Pelle apprezzano nel merito ”alcuni passi in avanti” come sul ruolo dei Rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza, anche se sostiene che “il punteggio massimo è rimasto troppo alto, anche se i 100 crediti sono difficilmente realizzabili”.

Il testo prevede una comunicazione formale ai rappresentanti da parte dell’impresa all’atto del rilascio della patente: “Su questo – dicono Graziani e Pelle – abbiamo ribadito la richiesta che questo avvenga almeno cinque giorni prima per poter aver correggere eventuali errori nell’autocertificazione dell’impresa stessa e quindi il rilascio erroneo della patente”.  I due segretari giudicano positivamente  l’attenzione alla qualificazione delle maestranze e alle esperienze del settore edile ma rimangono dubbiosi sui criteri legati alle azioni di recupero nel caso di superamento della soglia minima”.

Incontro proficuo dunque, per Cisl e Filca, che hanno ottenuto dalla ministra Calderone l’impegno ad accelerare la convocazione degli altri tavoli sul tema della sicurezza e in particolare sulle assunzioni di nuovi ispettori, su come affrontare le ondate di calore nei luoghi di lavoro, sull’utilizzo delle risorse dell’avanzo Inail. “Il confronto deve continuare serrato – concludono – per costruire azioni concrete per fermare questa strage infinita”.

Investire risorse su formazione e prevenzione

La Cisl aveva ha volte ricordato, attraverso il segretario generale Luigi Sbarra, come “Ogni anno in Inail c’è un avanzo finanziario in bilancio di quasi 3 miliardi di euro. Quelle risorse vanno trattenute e investite per assumere ispettori, fare formazione, investire sulla qualità dell’impresa e anche per migliorare e aumentare rendite e premi rivolti a famiglie che hanno subito infortuni e malattie professionali”. La richiesta della Cisl, sul fronte prevenzione è quella di assicurare almeno 4 ore al mese retribuite di formazione rivolta a tutti i lavoratori e anche ai datori di lavoro, coinvolgendo anche le scuole.

Il no di Cgil e Uil

La patente a punti non trova invece l’appoggio degli altri due sindacati confederali. Uil la ritiene inutile perché non sanzionatoria in quanto 100 punti sono troppi, mentre  la Cgil Francesca Re David considera ”troppo farraginoso” questo sistema di patente a crediti.

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