Sisma, mosse del Governo su antimafia e Zfu. Petrini: “Rilanciare centri storici o non ci saranno benefici”

Sisma,  mosse del Governo  su antimafia e Zfu. Petrini: “Rilanciare centri storici o non ci saranno benefici”

Buone notizie per l’Umbria e per le altre tre regioni colpite dal sisma del 2016 e particolarmente per le imprese che operano nel territorio.  Il commissario alla ricostruzione Guido Castelli ha annunciato infatti la proroga anche per il 2025 del finanziamento della Zona Franca Urbana per complessivi 11,7 milioni. Una vera e propria boccata d’ossigeno per chi sta lavorando per restituire alla vita le zone colpite dalle scosse che quasi 10 anni fa hanno devastato Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio che dunque potranno ancora usufruire di defiscalizzazione e decontribuzione.

Sempre su questo fronte, va segnalata la firma avvenuta ad Ascoli Piceno  del Protocollo d’intesa tra lo stesso Castelli e il Direttore della Struttura per la Prevenzione Antimafia del Ministero dell’Interno, Paolo Canaparo. L’accordo ha l’obiettivo di potenziare i flussi informativi e rafforzare le misure di prevenzione contro le infiltrazioni mafiose nei cantieri della ricostruzione pubblica e privata con contribuzione pubblica, nei territori colpiti dagli eventi sismici del 2016.

Il Protocollo sarà operativo per tutta la durata della gestione commissariale e si inserisce nel quadro delle misure previste dall’ordinanza  216 del 27 dicembre 2024, dedicate al controllo, alla sicurezza e all’innovazione nei cantieri della ricostruzione.

Al centro del protocollo c’è l’interoperabilità dei dati della ricostruzione raccolti nella piattaforma GE.DI.SI. – Gestione Digitale Sisma, sviluppata dall’Ufficio del Commissario, che consentirà agli organismi di controllo antimafia, alle Prefetture e agli enti competenti di accedere in tempo reale a dati aggiornati su cantieri, imprese e professionisti coinvolti nella ricostruzione. La piattaforma permetterà anche la generazione di report, la visualizzazione della mappatura dei cantieri e il monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori. In un futuro oramai prossimo anche i dati del badge e del settimanale di cantiere.

Il Protocollo prevede inoltre la costituzione di una Cabina di Regia interistituzionale, incaricata di coordinare e monitorare l’attuazione dell’accordo, definire le modalità di accesso ai dati e valutare eventuali integrazioni o criticità.

Il ruolo degli Rlst

Il tema della sicurezza è da sempre al centro anche dell’attività della Filca Cisl Umbria:  “In questi mesi ci sarà una accelerazione sui cantieri sisma (oltre 1000 di mille cantieri per la ricostruzione pubblica, oltre 8.000 quelli della privata nel prossimo anno ndr) e anche sul Pnrr: quindi serve una maggiore attenzione, non solo da parte nostra ma anche da parte di tutti gli enti coinvolti: per questo diventa fondamentale il ruolo dei nostri Rlst. “La controparte pensa che siano un problema, ma non è così, dobbiamo lavorare per far capire che sono una risorsa per le aziende, oltrechè per i lavoratori. Le aziende virtuose non hanno nulla da temere”, sottolinea il segretario Emanuele Petrini

Combattere lo spopolamento

Sul fronte umbro, ci si muove anche per le realtà colpite dalle scosse del 2023, ovvero Pierantonio, Gubbio e Sant’Orfeo.  La Regione ha incontrato Usr Umbria e Comuni interessati per definire  tutti i prossimi step, tra cui la necessaria e urgente erogazione del Cas (Contributo autonoma sistemazione) e le modalità di accesso ai contributi per la ricostruzione privata, che seguirà la disciplina del Testo unico della ricostruzione privata, vigente per il sisma 2016.

I contributi Cas, spiega la regione, potranno essere nuovamente erogati dai comuni Comuni (ai quali nel frattempo la Regione ha trasferito circa 900.000 euro) solo dopo l’emanazione dell’apposita ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile, visto che è terminato lo stato di emergenza   

La procedura è attualmente al vaglio del Mef e la Regione ha chiesto di inserire nella stessa  anche la prosecuzione della sospensione dei mutui per i cittadini residenti nei centri colpiti dal sisma del 2023.

Emanuele Petrini, segretario della Filca Cisl Umbria ricorda però che tutto questo non è ancora sufficiente per rilanciare i territori: “Stiamo affrontando la ricostruzione post sisma in zone che avevano già una grande sofferenza. Se non si interviene per rendere questi territori attrattivi per i giovani e particolarmente i loro centri storici, che stanno subendo le conseguenze maggiori del sisma,  il rischio è che questa diventi una ricostruzione per nessuno e che quindi non darà alcun beneficio al territorio”.