Anche Filca Cisl Umbria all’assemblea dei quadri e delegati: “Con la partecipazione si apre una strada nuova”

Anche Filca Cisl Umbria all’assemblea dei quadri e delegati: “Con la partecipazione si apre una strada nuova”

“Il coraggio della partecipazione” era il tema dell’assemblea nazionale di quadri e delegati Cisl svoltasi all’auditorium conciliazione a Roma, alla quale era presente anche una folta delegazione sia della Cisl Umbria che della Filca Cisl Umbria. Numerosi gli interventi, a chiudere quello di Luigi Sbarra, segretario generale in uscita della Cisl nazionale. Quello di Roma è stato il suo ultimo intervento da segretario, visto che poi è stata eletta al suo posto, all’unanimità Daniela Fumarola, segretaria generale aggiunta.

“Sindacato, tra Capitale e Lavoro. La Cisl, il Sindacato della partecipazione, c’è e ci sarà, farà fino in fondo la sua parte. Apriamo una nuova stagione di equità, di inclusione e di crescita”, ha detto Sbarra. Al centro ovviamente la Legge sulla partecipazione.

Si apre attraverso la partecipazione  una strada nuova. -spiega Sbarra- Una via che porta alla possibilità di elevare i salari, di radicare investimenti e occupazione, di rilanciare la formazione e di poter affrontare la sfida decisiva delle competenze. Significa avere più strumenti nella battaglia per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, sviluppare la crescita reale e arginare la finanza speculativa per aumentare quelle buone flessibilità in grado di rendere più resiliente e competitivo il tessuto produttivo. Bisogna evitare la tentazione di proseguire sulla vecchia via, quella che significa arroccamento a difesa di posizioni consolidate che appartengono all’altro secolo e che non offrono alcuna prospettiva. Per scegliere invece l’altra strada quella permetterà di costruire l’Italia del futuro. Insieme. Attraverso quella straordinaria espressione di democrazia e di libertà che si chiama “partecipazione”.

Una partecipazione, che – come ha spiegato Sbarra, significa nuove relazioni industriali nei luoghi di lavoro; capacità di entrare negli algoritmi delle intelligenze artificiali e negoziarne criteri e limiti; capacità di entrare negli algoritmi delle intelligenze artificiali e negoziarne criteri e limiti; elemento chiave per rafforzare la capacità delle imprese di adattarsi ai cambiamenti; argine alla disgregazione del lavoro debole, come organizzazione di nuove comunità lavorative; evoluzione di un nuovo welfare sussidiario e comunitario. Perché “nessuno si salva da solo, nel tempo complesso del cambiamento e dell’insicurezza”

Fare rete per migliorare le relazioni industriali

Da qui l’invito di Sbarra a fare rete e liberarsi dalle zavorre ideologiche “di visioni e dinamiche novecentesche e sterilmente antagoniste”: “Abbiamo bisogno – spiega il segretario – di procedere spediti, guardando avanti e determinati a voltare pagina, ad aprire una prospettiva nuova con al centro la persona, il suo protagonismo, la sua creatività.La Cisl, il Sindacato della partecipazione, c’è e ci sarà, farà fino in fondo la sua parte. Apriamo una nuova stagione di equità, di inclusione e di crescita”.

Messaggio che sembra indirizzato non solo alle altre sigle ma anche a partiti vicini al mondo del lavoro presso i quali invece la legge sta incontrando difficoltà, come il Pd: “Al termine del confronto nelle commissioni Lavoro – Finanze alla Camera, è stato consegnato un testo per la discussione in Aula che conferma l’impostazione ed i principi della nostra proposta di legge preservando tutte le articolazioni della partecipazione: gestionale, organizzativa, economico-finanziaria e consultiva. Abbiamo esortato e continuiamo a sostenere una convergenza bipartisan delle forze politiche, un voto favorevole, trasversale e coeso. Non si perda la chance di dare una legge di civiltà in cui si ritrovino tutte le culture democratiche della nostra Repubblica. Uniti al risultato. Questo è l’obiettivo che invoca non la Cisl, ma il Paese”, conclude.

Fra gli intervenuti anche la presidente del consiglio Giorgia Meloni che ha parlato della necessità di “una nuova alleanza tra imprese e lavoratori, ma anche tra governo e sindacato in quella logica del confronto  che ha caratterizzato sempre la Cisl  che implica un fare un passo in avanti sempre per i lavoratori, per le realtà del tessuto produttivo e per la crescita della nazione”.